Zibello 2014

Villa Angelina, 19 luglio 2014

 Questa mattina si va a Zibello in bicicletta con gli amici Renato, Andrea, Lamberto, Franco, Paolo, Cesare, Enzo, Lorenzo e Mario. In attesa dell'ora di partenza guardavo dalla finestra mentre le prime luci dell'alba rischiaravano le case intorno a Villa Angelina. Si udivano gli scuri sbattere contro i muri; era Marisa che per prima si alzava per iniziare un altro giorno. Gli uccelli si alzavano in volo sollevando dietro di se un'ebrezza. Nell'aria riecheggiava il suono del loro canto.

Arriviamo sulla piazza del ritrovo e Enzo vuole controllare la sua bicicletta perché gli manca una borraccia e un portapattino del freno gli batte sul cerchio. A questo appuntamento manca l'amico Esperanza per problemi al ginocchio. La cronaca informa che lui andava correndo a dorso nudo lungo il corso del fiume Adige in cerca di qualche divinità per chiedergli: "ti ho io forse pregato di pormi in questo universo? O mi ci sono intromesso violentemente, e contro la tua volontà? Cado, mi rialzo, cado ancora, dimmi perchè devo sopportare così tanto disagio?".

Si parte e si va  verso Peschiera, in testa al gruppo c'è quasi sempre Renato, qualche volta Bitossi e Cesare, la velocità si aggira intorno ai 38 km/h. Lamberto raccomanda che si può viaggiare dai 30 ai 35km/h senza esagerare. Il caldo e la fatica si fanno sentire e Paolo chiede di fermarci in qualche bar. Così dopo aver fatto colazione si riparte e Renato vede in lontananza il ponte sul fiume Po e lo attraversa ad alta velocità così le giunture sono più morbide al passaggio delle ruote.

Zibello si avvicina e il furgone che ci segue si mette davanti al gruppo. La scia è molto invitante e Mario Renato e Andrea capiscono che sarebbe il momento giusto per l'attacco finale e si va oltre i 50km/h, ma dopo qualche km il buonsenso dice di desistere e si ritorna tutti insieme grazie anche all'inseguimento di Lorenzo, Bitossi e Cesare.

Sebbene stanchi tutti viaggiano ancora molto bene. La bici è molte volte sofferenza e gioia come la vita di tutti i giorni. Alla fine del viaggio ci aspetta un grande pranzo a base di Culatello e ravioli.

Un ringraziamento ad Alberto, Elena e a tutti, in particolare Lamberto e Renato.